PNRR: Mineo non perde il treno e inaugura la prima comunità energetica rinnovabile

PNRR: Mineo non perde il treno e inaugura la prima comunità energetica rinnovabile

Quando si parla di PNRR, il racconto pubblico tende a imboccare due strade: quella degli annunci mai seguiti dai fatti, o quella dei fondi sprecati tra burocrazie e incompetenza. Ogni tanto, però, spunta un caso che smentisce questa narrazione e dimostra che, se ben gestito, il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza può funzionare. È il caso di Mineo, piccolo centro del Calatino, che ha tagliato il nastro alla sua prima Comunità Energetica Rinnovabile (CER).


Un progetto tra pubblico e privato

L’iniziativa nasce da una collaborazione tra soggetti pubblici e privati, con l’obiettivo di produrre, consumare e condividere energia elettrica generata da fonti rinnovabili. Un modello che coniuga sostenibilità ambientale, risparmio economico e coesione sociale. E che, soprattutto, è previsto e sostenuto dal PNRR attraverso incentivi specifici e canali di finanziamento dedicati.


Cos'è una comunità energetica?

La definizione è semplice, ma il contenuto è rivoluzionario: una comunità energetica è un’aggregazione di cittadini, enti locali, imprese o associazioni che decidono di produrre energia pulita – in questo caso, tramite pannelli fotovoltaici – e di condividerla tra loro, riducendo i costi e aumentando l’efficienza.

“I membri possono essere di tre tipi – spiega l’ingegnere Salvatore Cardaci, responsabile tecnico del progetto – produttori, consumatori, e prosumer, cioè coloro che producono e al tempo stesso consumano l’energia all’interno della rete locale”.

Il sistema di Mineo prevede una produzione annua stimata in circa 29.000 kWh, una quantità sufficiente a soddisfare buona parte dei consumi di alcune famiglie, piccole attività o edifici comunali.


Il quadro normativo

Le CER sono disciplinate dal Decreto Legislativo 199/2021, che recepisce la Direttiva europea RED II. Secondo la normativa, l’energia condivisa tra i membri della comunità beneficia di tariffe incentivanti erogate dal GSE (Gestore dei Servizi Energetici) e, nel caso in cui venga prodotta più energia di quanta ne venga consumata, il surplus può essere venduto, a patto che i ricavi vengano reinvestiti in finalità sociali o ambientali.


Vantaggi concreti

I vantaggi delle CER non si esauriscono con le buone intenzioni. A differenza delle retoriche sulla transizione ecologica, spesso gonfiate e prive di riscontri, qui si parla di benefici misurabili:

  • Economici: riduzione della bolletta energetica per i membri grazie all’autoconsumo e agli incentivi riconosciuti;

  • Fiscali: accesso a detrazioni e agevolazioni su impianti e infrastrutture, grazie alle norme del PNRR e alla fiscalità di vantaggio per gli enti del terzo settore;

  • Ambientali: riduzione delle emissioni di CO₂, minore dipendenza da fonti fossili e maggiore resilienza energetica locale;

  • Sociali: il reinvestimento degli utili genera valore per la collettività, finanzia servizi, progetti e riduce il rischio di povertà energetica.

La CER di Mineo, come da regolamento, è stata costituita sotto forma di ente no-profit, una garanzia ulteriore che ogni euro prodotto rimanga nel territorio, sotto forma di servizi e vantaggi collettivi.


Un modello per la Sicilia interna

Alla cerimonia di inaugurazione, svoltasi alla presenza di amministratori locali, tecnici ed esponenti del mondo associativo, il clima era quello delle occasioni importanti. Non tanto per la solennità dell’evento, quanto per la consapevolezza che questo progetto potrebbe fare da apripista per altri comuni del Calatino e, più in generale, della Sicilia interna.

In un contesto segnato da crisi energetica, volatilità dei mercati e difficoltà di programmazione, Mineo ha dimostrato che la transizione energetica non è uno slogan ma una possibilità concreta, a patto che si scelga di coglierla.

Il treno del PNRR, spesso visto come troppo veloce o troppo confuso, qui è stato preso in corsa. Non senza fatica, non senza ostacoli. Ma con un risultato tangibile che oggi diventa un modello replicabile.