Cosa sono i progetti di formazione all’estero? Come si entra in Italia utilizzando tale canale? Le risposte alle domande più frequenti

L’articolo 23 del Testo Unico sull’immigrazione (D.Lgs. del 25.07.1998 n. 286), prevede la possibilità di riservare annualmente nell’ambito del decreto flussi quote di ingresso agli stranieri non comunitari residenti all’estero che abbiano completato appositi programmi di istruzione e formazione nei Paesi di origine.

Quali sono i programmi di formazione all’estero che danno diritto ad una quota riservata nell’ambito del decreto flussi?
Le attività formative pre-partenza che consento di entrare in Italia nell’ambito delle quote appositamente riservate nell’annuale decreto flussi, sono attualmente solo quelle svolte nell’ambito dei progetti finanziati dalla Direzione Generale Immigrazione del Ministero del Lavoro in qualità di Autorità Delegata del Fondo Asilo Migrazione e Integrazione (FAMI).

In particolare nell’ambito dell’avviso pubblico n.2/2019 sono stati  finanziati dieci progetti di formazione professionale e civico linguistica pre-partenza finalizzati all'ingresso in Italia per motivi di lavoro subordinato, di formazione professionale e per ricongiungimento familiare di cittadini di Paesi Terzi. Tale progetti sono attualmente in corso di svolgimento in 15 Paesi extra UE: Albania, Bosnia-Erzegovina, Costa d'Avorio, Egitto, Etiopia, Gambia, Ghana, India, Mali, Marocco, Moldova, Nigeria, Senegal, Tunisia e Ucraina.… - così come pubblicato il 20 gennaio 2023 da integrazionemigranti.gov.it (fonte notizia)dove si può continuare a leggere.