Servizio civile universale, investiamo nel futuro dei giovani

Tra gli ambiti di intervento che il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza dedica alle politiche per il lavoro è inserita una misura a favore del Servizio civile universale. La componente 1 della Missione 5, infatti, indirizza parte dei suoi 6,66 miliardi di euro per sostenere l’acquisizione di nuove competenze da parte delle generazioni più giovani, sostenendo non soltanto strumenti di avviamento al lavoro come l’apprendistato, ma promuovendo direttamente le attività del Servizio civile universale.
Su quest’ultima specifica voce, l’Italia avrà fondi pari a 650 milioni di euro per aumentare il numero dei partecipanti al Servizio civile universale e per migliorarne la qualità. 
Si stima che, entro la fine del 2023, il numero di giovani che potranno accedere al programma arriverà a oltre 170 mila, rispetto ai circa 50 mila attuali.
Ma non è tutto. Con le risorse del Fondo Complementare, e grazie a uno specifico finanziamento deliberato nella Legge di Bilancio 2022, si avvia la creazione di un Centro nazionale dedicato alla residenza, alla formazione e alle attività dei formatori e dei volontari. 

Il nuovo Centro nazionale del Servizio civile universale. 

L’Aquila è la città chiamata a ospitare il neoistituito Centro nazionale del Servizio civile universale, destinato all’accoglienza, alla residenza e alle attività di formazione dei docenti e dei formatori per le attività di servizio al territorio. 
Il Centro accoglierà a regime 2.500 volontari che, oltre alla formazione, potranno dare un importante contributo alla popolazione e al territorio. Gli spazi del Progetto C.a.s.e. saranno valorizzati utilizzando i 60 milioni di euro ad esso destinati dal Piano complementare, anche attraverso il recupero e la riconversione di una parte degli alloggi temporanei realizzati a L’Aquila dopo il 2009: a dodici anni di distanza, gli alloggi, completamente rimessi a nuovo, saranno a disposizione dei volontari, dei docenti e del personale del Centro nazionale. Il Centro disporrà, ovviamente, di tutti i servizi necessari per la sua migliore e completa funzionalità. 
Si tratta di uno dei più importanti progetti finanziati con le risorse del Fondo complementare indirizzate alle aree colpite dai terremoti del 2009 e 2016 per un importo complessivo di 1 miliardo e 780 milioni di euro. 
La scelta del capoluogo abruzzese è confermata nella Legge di Bilancio 2022 che, all’articolo 158, modifica il decreto legislativo 40/2017 così motivando: “Il Centro, quale sede delle attività connesse ai programmi e ai progetti per lo svolgimento del Servizio civile universale, ha lo scopo di garantirne l’armonizzazione e il consolidamento dei processi organizzativi e formativi, nonché di potenziare l’acquisizione di competenze dei giovani operatori volontari del servizio civile e di favorire e accelerare il processo di rigenerazione e rivitalizzazione urbana, sociale, culturale e tecnologica della città dell’Aquila e dei territori abruzzesi colpiti dal sisma nel 2009”.
A supporto, la Legge di Bilancio stanzia, a decorrere dal 2022, un incremento di 5 milioni di euro per il Fondo nazionale per il Servizio civile. 
I più importanti progetti di Italia Domani che riguardano L’Aquila e l’Abruzzo sono stati presentati alla cittadinanza lo scorso 10 dicembre 2021 (qui una sintesi) nell’ambito dell’evento “Dialoghi sul Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza”, promosso dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri. 

Perché Italia Domani investe nel Servizio civile universale?

Italia Domani vincola l’impiego delle risorse a 3 obiettivi principali: giovani, parità di genere, riduzione dei divari di cittadinanza. 
Rafforzare il Servizio civile universale significa incrementare il numero di giovani impegnati in attività di formazione non formale, accrescere le loro conoscenze e competenze, promuovere la loro occupabilità futura sviluppando, allo stesso tempo, forme di cittadinanza attiva. 
Il Servizio civile è aperto a tutti i giovani tra i 18 e i 28 anni che aspirino a collaborare a progetti di volontariato in Italia o all’estero. 
Fino al 26 gennaio 2022  è possibile candidarsi al nuovo bando per la selezione di 56.205 operatori volontari da impiegare nei progetti individuati dal Dipartimento per le Politiche giovanili e il Servizio civile universale. 
Nella Relazione sullo stato di attuazione del PNRR, trasmessa dal Governo al Parlamento il 23 dicembre 2021, il Dipartimento per le Politiche giovanili annuncia anche il lancio di un ulteriore avviso nel corso del secondo semestre 2022… - così come pubblicato il 21 gennaio 2022 da italiadomani.gov.it (fonte notizia)