La nuova non profit targata Airbnb è uno stimolo all'innovazione per l'imprenditorialità sociale

«È una testimonianza della generosità della nostra community e del potere di un’idea che, lanciata 8 anni fa da una host, si è trasformata in un movimento di altruismo e accoglienza». Così Joe Gebbia, co-fondatore di Airbnb ha presentato Airbnb.org, l'organizzazione non profit indipendente di cui è presidente del consiglio di amministrazione... La non profit è stata infatti pensata per facilitare l’offerta di alloggi temporanei alle persone in situazioni d’emergenza. Un progetto nato nel 2012, quando una host di nome Shell ha aperto la sua casa ad alcune persone colpite dall’uragano Sandy. Il suo gesto ha dato il via a un vero e proprio movimento e sancito l’inizio di un programma col quale gli host di Airbnb possono mettere a disposizione il proprio alloggio a chi attraversa periodi di difficoltà. Da allora, il programma si è evoluto per far fronte a ogni tipo di emergenza e per aiutare a fornire alloggi e assistenza agli sfollati, alle unità di soccorso, ai rifugiati, ai richiedenti asilo. Italiano invece è il format più recente che vede gli host mettere le case a disposizone degli operatori impegnati in prima linea nella lotta alla diffusione del coronavirus. Nel marzo 2020 infatti Airbnb Italia varava il progetto “Airbnb per medici e infermieri”, con cui accogliere il personale ospedaliero che doveva trasferirsi temporaneamente per fronteggiare l’emergenza…  - Per saperne di più, continua a leggere il più ampio articolo, cliccando su vita.it  (fonte notizia), pubblicato il 12 gennaio 2021.