Incentivo occupazione Mezzogiorno: prorogati gli sgravi contributivi per le imprese | Ipsoa

Confermati anche per il 2019 e il 2020 gli sgravi contributivi per i datori di lavoro privati che assumono, con contratto a tempo indeterminato, anche a tempo parziale, giovani che abbiano compiuto i 35 anni o, se di età superiore, che risultino privi di un lavoro regolarmente retribuito da almeno 6 mesi. Le unità produttive dove si effettuano le assunzioni devono essere ubicate in Sicilia. Non incide sul bonus sia la sede legale dell’impresa, che il luogo di residenza del lavoratore interessato.

Il beneficio viene disposto in favore di tutti i datori di lavoro privati (quasi sicuramente, se il Decreto Direttoriale ANPAL, propedeutico all’effettiva operatività dell’incentivo resterà, sul punto, uguale a quello emanato lo scorso anno e che porta il n. 2) che assumeranno, con contratto a tempo indeterminato, anche a tempo parziale, nel corso del 2019 (e se il Decreto lo prevederà, da subito, anche nel 2020) soggetti che non abbiano compiuto i 35 anni (ossia che, al momento della effettiva instaurazione del rapporto non abbiano superato la soglia dei 34 anni e 364 giorni) o, se di età superiore, che risultino privi di un lavoro regolarmente retribuito da almeno 6 mesi. 
 
Gli “over 35” sono considerati lavoratori svantaggiati se negli ultimi sei mesi non hanno prestato attività lavorativa riconducibile a un rapporto di lavoro subordinato della durata di almeno sei mesi o, se nello stesso periodo, hanno svolto attività lavorativa in forma autonoma o parasubordinata dalla quale sia derivato un reddito che corrisponde ad un’imposta lorda pari o inferiore alle detrazioni spettanti ex art. 13 del D.P.R. n. 917/1986. Come ebbe a dire la circolare INPS n. 49/2018, focalizzando la questione, non ci si riferisce alla regolarità del rapporto di lavoro subordinato ma alla sua durata o, per il lavoro autonomo o parasubordinato, al limite reddituale di 4.800 euro.
Le unità produttive dei datori di lavoro che effettuano le assunzioni debbono essere ubicate in Campania, Puglia, Basilicata, Calabria, Sicilia, Abruzzo, Molise e Sardegna, non incidendo sul “bonus” sia la sede legale dell’impresa che il luogo di residenza del lavoratore interessato, i quali possono ben trovarsi fuori da tali territori.

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Redazione